Tab Article
Messina, al centro del mediterraneo, è sempre stata un luogo d'incontro delle più diverse culture che intrecciandosi hanno creato uno spirito unico. E non solo! I messinesi, nel corso del tempo ne hanno viste, per davvero, di cotte e di crude, e alla fine tutto ciò ha creato un singolare temperamento in cui si mischiano arguzia e perfidia, generosità e disincanto, apatia e creatività... miscugli terribili ed affascinanti che poi producono battute fulminanti, proverbi inconfutabili, storielle maliziose, giri di parole piccanti, ecc. ecc. "Ventu, Piscistoccu e malanova" sono tre elementi che non mancherebbero mai sulle rive peloritane; il vento e lo stoccafisso ancora, ancora... in sé non hanno niente di sconvolgente, ma è con il terzo elemento "la malanova", l'imprecazione più diffusa a Messina, che si crea una stupefacente alchimia produttiva di frasi corrosive. La saggezza popolare, la bonomia, e soprattutto la cattiveria e il dileggio si attorcigliano in parole ed accenti dando vita, seppur con squisita, altissima, perfino sublime, volgarità, a purissime creazioni letterarie. Una ricerca approfondita ed appassionata nella quale l'autore, pignolo ed infaticabile, si addentra nelle origini, nelle etimologie, sviscerandone i significati palesi, quelli nascosti e quelli più oscuri, non nascondendo mai la nostalgia per il tempo semplice (ma era poi proprio così?) della sua gioventù, quando nelle strade, nelle piazze, nei cortili, nei moli del porto, nelle osterie, la vita era più vita.